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domenica 5 giugno 2016

La vostra mente sforna idee, dubbi e interrogativi? Ecco quello che fa per voi (con video)



La vostra mente sforna idee, dubbi e interrogativi? Ecco quello che fa per voi (con video)





Quello che oggi vi scriverò è tratto dal libro "Il potere nascosto degli ipersensibili" di Christel Petitcollin, esperta in psicologia e crescita personale, per conoscerla meglio www.christelpetitcollin.com




Questo libro nasce dalle sue esperienze professionali, ore e ore passate ad ascoltare persone, di tutte le età, che hanno la sensazione di momenti di confusione tra loro stesse e con l'ambiente che le circonda e anche scoraggiamento del proprio valore. 







La psicologa ha imparato a praticare quello che il padre fondatore dell'analisi transazionale, Eric Berne, chiamava "l'ascolto marziano"; tante frasi e idee di queste persone hanno catturato il suo interesse: 


  • PENSO TROPPO
  • CHI MI CIRCONDA MI DICE CHE SONO COMPLICATO/A E CHE MI FACCIO TROPPE DOMANDE
  • LA MIA TESTA NON SI SPEGNE MAI
  • MI SEMBRA DI VENIRE DA UN ALTRO PIANETA
  • NON RIESCO A TROVARE IL MIO POSTO NEL MONDO
  • MI SENTO INCOMPRESO/A
Dopo aver captato le componenti delle loro sofferenze, la psicologa ha iniziato a proporre delle soluzioni. Gli ipersensibili hanno l'attitudine a condividere le informazioni ed è stato semplice scrivere questo libro.
Ma pensate veramente che essere intelligenti possa far soffrire e rendere infelici? Eppure è così.
Loro non si riconoscono intelligenti. Infiniti dubbi assalgono le loro menti, nemmeno di notte li lascia tranquilli. Soffrono soprattutto perché si sentono diversi, incompresi e feriti dal mondo.

Producono una serie di idee, ogni nuova idea scaturisce altre. 
Lamentano più di tutto la mancanza di certezze su cui mettere basi. E la domanda più frequente è: "Perché gli altri non percepiscono ciò che per me è evidente?...e se fossi io a sbagliare?".
Sono sensibili, emotivi, affettivi, tutto proporzionale all'intelligenza.
Sono vere e proprio bottiglie di nitroglicerina: al minimo urto scoppiano di rabbia e delusione, e si affliggono.
Sanno di certo che non possono avere alcun aiuto dall'esterno, specie i consigli di parenti li fanno stare peggio.

Chiedono solo di porsi meno domande, questo li fa stare meglio. Ma come fare? Devono accettare l'imperfezione del mondo, per loro è impossibile!
Consultare un psicologo è altrettanto difficile. La considerano pericolosa, temono di essere pazzi.

Gli iperefficienti mentali vengono definiti iperattivi e disadatti a concentrarsi perché il loro cervello multitasking, programmato per molte informazioni, si annoia a fare una sola cosa alla volta.
Questa definizione a loro piace più delle altre, perché sanno di pensarla diversamente da tutti gli altri. 


Jeanne Siaud-Facchin, autrice di L'enfant surdoué, li chiama "zebre". Una parola azzeccata in quanto questo animale è atipico, indomabile e unico, sa mimetizzarsi con l'ambiente in cui si trova.

Possiamo giocare con i lati animali. Hanno un lato "cane" perché fedeli, leali e devoti; anche un lato "gatto" perché delicati, la forza dei sensi e dell'irritabilità; un lato "cammello" perché resistenti e un lato "criceto" perché girano in tondo a tutta velocità.

Qualcuno li chiama "plusdotati" ma a loro non piace. Loro pensano che se fossero plusdotati sarebbero i primi della classe, brillanti, vanitosi, pronti a dar lezioni. Ma è l'esatto contrario!
Christel li chiama ADSL a banda larga o SPIDERMIND il riferimento al loro pensiero a ragnatela. 





Quello che si sa di certo che hanno un cervello di un motore di FORMULA 1. Una vettura fuori dal comune. Guidata senza una grande padronanza si rischia, sempre, di precipitare in un incidente dopo l'altro. 
In questo libro, Christel con corsi di meccanica, neurologica, con un codice della strada, emozionale e relazionale, e con delle lezioni di guide, mentale, cercherà di far riconciliare ciò che uno si senti di essere con il magnifico cervello che si ritrova.





Se vi sentite troppo, o vi avvicinate a questo tipo di persona, vi consiglio di leggere il libro. Se non volete leggerlo, attendete i prossimi post dove vi riassumerò tutte le sue sezioni.





Il potere nascosto degli ipersensibili - Christel Petitcollin - Sperling & Kupfer





...a breve il terzo post


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sabato 4 giugno 2016

Perché il Blog? Perché mi Motiva (Con Video)

Perché il Blog? Perché mi Motiva




Ciao a tutti, mi chiamo Giovanni Massaro, un nome qualunque. 
Il motivo della creazione del blog è, per prima cosa, la mia crescita personale. Scrivere, ciò che penso, o faccio, o studio, praticamente tutto quello che metto in pratica per essere un uomo migliore, mi rende tutto più semplice, perchè un giorno posso diventarlo; magari interagire con persone che hanno voglia di far conoscere le proprie esperienze. Proprio da quelle esperienze gettare le basi per un miglioramento dei rapporti umani. 



Mi sento di essere un grande motivatore, voglio esserlo, voglio migliorarlo, nei modi, nelle tecniche; voglio trasmettere positività alla gente, voglio che diventi più forte, mi emoziona trasmettere energia positiva nella persona che ne ha bisogno. Mi fa stare molto bene. Quando mi guardano negli occhi e capiscono la verità delle mie parole e le mettono in pratica, trovando le proprie soddisfazioni, me ne vado in estasi...
Sarà un viaggio di continuo studio, per me specialmente. Un continuo miglioramento.
Ho bisogno di migliorarmi sempre, e come mangiare tutti i giorni, sento la stessa esigenza.

Mi scuso già in anticipo di tutti gli errori di scrittura che farò durante questo viaggio, non li giustifico, ma ci saranno.
Ora vi scrivo, in poche parole, chi sono e quello che ho fatto.




Giovanni Massaro, classe '74. 
Dopo aver conseguito il diploma superiore, decido di seguire la mia passione più grande per il food&beverage, partecipando a numerosi corsi e a master sul management olistico e alberghiero. 

Intanto affino le mie spiccate doti di motivatore durante la scuola di paracadutismo Smipar di Pisa. 

Dal '98 al '07 divento direttore alle vendite per vari negozi d'abbigliamento della mia città, Altamura. Dal '08 al '12, ricopro il ruolo di gestore di food&beverage presso un agriturismo di Gravina in Puglia. Nel frattempo, mi dedico all'organizzazione di eventi e faccio parte del direttivo della Confcommercio di Altamura come giovane imprenditore. Successivamente vengo chiamato a far parte del direttivo provinciale.

La mia passione nel lavoro mi porta a creare format ristorativi e di promozione del territorio innovativi. 

Negli anni definisco sempre di più la figura di motivatore durante corsi di formazione tenuti dal mio Professore Dott. Emanuele Addabbo, Team Management Coaching.

Attualmente sono PR Account Manager & Social Media Specialist presso Raffaella boutique, azienda di famiglia, dove Raffaella Logrò, mia moglie, ha un ruolo molto importante, lo potrei definire fondamentale.

Intanto continuo il mio percorso di studi da autodidatta per affinare doti comunicative.

Un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo...




...A BREVE IL SECONDO POST



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